"Geisha", parola composta da due kanji suddivisi nel kanji per detterminare la parola "gei" che si traduce come "arte" e nel kanji per detterminare la parola "sha" che si traduce come "persona", la Geisha è quindi un'artista...
Alcuni credono che la Geisha sia una cortigiana dilusso, ma questo è estremamente sbagliato, la cortigiana di lusso, chiamata "Oiran" e non "Geisha", ha la stessa pelle dipinta di bianco e segue i tratti dello stesso trucco, nonche il kimono, ma l'Oiran, a differenza della Geisha ha l'obi, che è la cintura del kimono, legato nella parte davanti, a differenza della geisha che la tiene legata dietro, questa differenza le Oiran l'assumono per motivi di praticità. Questo malinteso è andato a nascere durante l'occupazione Americana delle terre Giapponesi. Ma non è assolutamente così!
La geisha, comincia presto il suo apprendimento, iniziando prima come "Maiko", parola divisa in due kanji, uno per definire "mai" che si traduce come "danzante" e uno come "ko" che si traduce "fanciulla" o "ragazza". Fondamentalmente è proprio la Maiko che qui da noi trova lo stereotipo di questa figura affascinante, probabilmente per i suoi kimono, acconciature e trucco molto elaborati.
Le ragazzine molto giovani che decidevano di crescere nell'okiya, per intraprendere questa carriera, a volte come scelta libera, altre volte perchè erano figlie delle geisha stesse e qualche volte perchè venivano comprate e rivendute all'Okiya, dovevano seguire una rigidissima educazione prima di arrivare ad essere Maiko.
Le "shikomi", cioè le bimbe dell'Okiya prima di essere Maiko, erano dapprima domestiche, per fortificare, formare e modellare il loro carattere e dopo qualche tempo, se la oka-san, cioè la padrona dell'Okiya, lo riteneva opportuno, anche se ancora domestiche, potevano iniziare a frequentare le prime lezioni della scuola per Geisha.
Le lezioni era strutturate in modo da affinare le abilità che avrebbero fatto di lei una grande artista, vi erano lezioni per imparare l'arte di suonare lo shamisen e il lo shakuhachi, o le percussioni, per imparare a cantare e danzare melodie tradizionali, imparare la meticolosa arte del servire il tè e il sake, studiare letteratura e poesia ed anche a creare composizioni floreali. Solo dopo che queste lezioni andavano a buon fine si saliva di grado, divenendo "minarai", a questo punto erano aboliti gli incarichi da domestica e accompagnate da una Geisha esperta, definita "sorella maggiore", venivano istruite direttamente nell'ambiente, cioè portate ad intrattenere, venivano così anche istruite a come portare il kimono, ai piccoli gesti da fare e alle cose da non fare, ma tutto questo in maniera passiva, cioè osservando.
Dopo questo si diventa ufficialmente Maiko e si segue la "sorella maggiore" in ogni suo impegno, il legame tra loro si molto stretto, questo rapporto e questo insegnamento finale è il coronamento di una buona o ottima Geisha. La "sorella maggiore" aiuta la Maiko, sua "sorella minore" a sceglirsi un nome d'arte che rispecchi la personalità di quest'ultima e che abbia le iniziali della "sorella maggiore", poteva durare anche dai due ai cinque anni questo stato di Maiko, ma dopo si diventa Geisha a tutti gli effetti!
_in_Kyoto.jpg)
"Auov uad auon acunrop
Ias iicinecu ertac iulunmod asiz"
_Masked Ball_