Siddharta - Herman Hesse

Dall'introduzione del sito Adelphi:

"Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione».
Siddharta è senz’altro l’opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove."

Un libro che ha contribuito in maniera attiva alla mia crescita spirituale ed umana, un libro che ognuno di noi dovrebbe leggere...

Ha lasciato in me un segno molto profondo, e in voi invece?

Senz'altro per chi l'ha letto e ci si è riconosciuto un po' un segno questo romanzo te lo lascia,.
Io credo di essere comunque sempre alla ricerca di qualcosa in me perchè anche se di poco, per esperienza ed età ci evolviamo sempre, ed anche dedicando a noi stessi molto tempo, interiormente parlando, non si fa mai in tempo a conoscerci completamente, questo è un po' il gioco del microcosmo e del macrocosmo, le stesse seguenze....nel mondo interno a noi e nel mondo esterno in cui viviamo...

Io la prima volta che lo lessi ero piccolo, lo rilessi poi verso i 16 anni e la visione ovviamente cambiò..ma penso che se lo leggessi ora, e probabilmente prima o poi lo rileggerò, cambierei ancora visione delle parole..

Un libro incredibile per chi ama riflettere! anche se non so quanto un destino possa davvero fare il giro...se avrò un figlio si comporterà veramente con me come io ho fatto con i miei?...perchè io so che da genitore non mi comporterò con lui come i miei hanno fatto con me......
apparte questa osservazione pratica, non credo ci si dovrebbe pentire di qualcosa che sia una vita di agi o di stoltezze, si va avanti e si può sempre diventare quello che i vuole, interiormente parlando...